Perché investire in aste immobiliari conviene?
Acquistare immobili all’asta può rappresentare un metodo davvero efficace per risparmiare cifre importanti e concludere un ottimo affare, sia per chi è alla ricerca di una nuova abitazione per sè e per la propria famiglia, sia per coloro che desiderano intraprendere tale attività a scopo di investimento. Sulla spinta degli elevati profitti che si possono trarre dall’acquisto mirato di un immobile all’asta è infatti crescente il numero di investitori interessati a comprare per poi affittare o rivendere l’immobile ricavandone un guadagno.
In entrambi i casi le opportunità offerte dalle vendite giudiziarie sono spesso notevoli, con la possibilità di acquistare immobili di pregio ad un prezzo nettamente inferiore rispetto all’effettivo valore di mercato. Per gli acquirenti privi di esperienza i rischi tuttavia in questo ambiente possono essere tutt’altro che trascurabili, motivo per cui è fondamentale affidarsi alla consulenza di professionisti del settore e comprendere alcuni aspetti fondamentali delle aste immobiliari, presentati in questo articolo.
Investire in aste immobiliari: come funziona?
La procedura per acquistare un immobile all’asta è molto differente rispetto alla compravendita tradizionale tra privati: si tratta infatti di partecipare ad un’asta pubblica in cui viene aggiudicata al miglior offerente una proprietà appartenuta in precedenza ad un individuo o ad una società giunti per varie ragioni a dover dichiarare bancarotta per l’impossibilità di ripagare un mutuo o un qualsiasi genere di debito ai creditori.
Qualsiasi cittadino può partecipare ad un’asta immobiliare e la presentazione delle offerte può avvenire in due differenti modalità: quella telematica (online) e la procedura tradizionale analogica in busta chiusa con la presenza degli offerenti in tribunale. Con la presentazione della domanda si indica la cifra che si desidera offrire per la casa e occorre versare, tramite assegno circolare o bonifico, una cauzione pari al 10% dell’offerta.
Individuata l’offerta più alta si procede all’asta, con un rialzo minimo stabilito in funzione della base d’asta, a cui possono partecipare tutti coloro che hanno presentato offerte valide. Una volta emerso il vincitore, tutti gli altri ottengono la restituzione della cauzione, mentre quest’ultimo è tenuto a saldare la differenza in un periodo compreso tra 60 e 120 giorni. In caso di mancato pagamento entro i termini prestabiliti, il tribunale delle aste giudiziarie tratterrà la cauzione e il vincitore sarà tenuto al pagamento di un’ulteriore sanzione.
Il pagamento può avvenire impiegando denaro già nelle proprie disponibilità o anche ricorrendo ad un mutuo. Non tutte le banche però sono disponibili a concedere mutui a coloro che acquistano immobili all’asta e le procedure per ottenere il finanziamento dell’acquisto possono essere lunghe e macchinose, motivo per cui devono essere curati tutti i dettagli della richiesta e può essere particolarmente utile il supporto di consulenti esperti del settore, in grado di fornire i consigli necessari a supporto della pratica.
Quanto si guadagna investendo in aste immobiliari?
Dall’acquisto di case e fabbricati nelle aste immobiliari è possibile trarre guadagni davvero notevoli, al punto che molte persone ne hanno fatto la loro occupazione principale. Da un acquisto mirato è infatti possibile affermare che in linea generale le possibilità di guadagno si aggirano tra il 30 e il 15% del valore dell’immobile, con particolari situazioni in cui è possibile aggiudicarsi l’immobile anche sino alla metà del suo prezzo di mercato e rivenderlo raddoppiando la somma investita.
Il tutto è ovviamente dipendente in primis dalla zona in cui si ricerca l’immobile: nelle grandi città la concorrenza nelle aste è infatti maggiore e spinge i prezzi al rialzo assottigliando i guadagni percentuali rispetto al prezzo di mercato; tuttavia è anche vero che il maggior valore delle case consente comunque nella maggior parte dei casi di ottenere un ottimo margine di profitto e vendere in breve tempo. Al contrario invece per immobili nei piccoli paesi le aste vanno spesso deserte e la base d’asta può ridursi sino alla metà del valore iniziale; tuttavia rivendere l’immobile e rientrare dall’investimento tende ad essere più lento e difficile.
In generale il prezzo base di partenza dell’asta non rappresenta quasi mai un valido indicatore del valore attuale dell’immobile: le perizie infatti fanno riferimento a valutazioni catastali che possono risultare eccessive o al contrario sottostimare il valore effettivo del fabbricato. Documentarsi e ricavare una propria stima dell’effettivo prezzo di mercato grazie al supporto di professionisti è essenziale per concludere un vero affare e non lasciarsi trascinare dal susseguirsi delle offerte durante l’asta.
I risparmi non si fermano qui: mentre infatti in una compravendita tradizionale occorre pagare le spese di trasferimento dell’immobile affidandosi ad un notaio, in un’asta immobiliare è direttamente il giudice ad eseguire la trascrizione, evitando all’acquirente la salata parcella di alcune migliaia di euro (salvo che si debba richiedere un mutuo) e lasciando soltanto l’onere delle imposte di registro (pari al 3% del prezzo di acquisto nel caso di prima casa), dell’imposta ipotecaria e di quella catastale.
I rischi delle aste immobiliari e come evitarli
Gli ottimi affari sul mercato delle aste immobiliari sono numerosi, così come molte sono purtroppo anche le situazioni problematiche da cui tutelarsi. Occorre infatti tenere presente che buona parte degli immobili all’asta versano in una condizione non ottimale essendo stati trascurati per l’assenza del proprietario da lungo tempo. Ecco dunque la ragione per cui è sempre essenziale visitare l’immobile oggetto di interesse prima dell’asta, ogni qualvolta sia possibile farlo.
Oltre alla condizione di conservazione dell’immobile, possono poi presentarsi problemi di carattere giuridico e/o amministrativo che solo la consulenza di un esperto può aiutare a individuare e scongiurare e che potrebbero, se ignorati, trasformare rapidamente un investimento da sogno in un incubo capace di assorbire tempo e denaro oltre le peggiori aspettative.
All’asta infatti il tribunale è infatti autorizzato a vendere case e altri fabbricati pignorati nella procedura fallimentare senza fornire alcuna garanzia all’acquirente “sullo stato di fatto e di diritto dell’immobile”: esso potrebbe essere messo in vendita anche in presenza di abusi edilizi o problemi tecnici che potrebbero bloccare la concessione di un mutuo. Inoltre nel caso in cui siano presenti usufrutti o diritti di abitazione sull’immobile, anche una volta preso il possesso non si potrebbe comunque accedervi e disporne liberamente.
Prima di partecipare ad un’asta è quindi fondamentale condurre un lavoro completo di raccolta informazioni sullo stesso, per il quale diventa fondamentale rivolgersi a consulenti immobiliari esperti, specializzati nel settore. Tutta la documentazione deve essere studiata nei dettagli e non basta limitarsi alle informazioni di base contenute nella perizia: la casa potrebbe essere occupata dai vecchi proprietari, potrebbe portare in dote i debiti legati alla morosità dei precedenti inquilini, aver subito ipoteche o recare contratti di affitto ancora validi: tutte informazioni essenziali prima di presentare un’offerta.
Investire in aste immobiliari rappresenta in conclusione un’attività estremamente redditizia e sempre più diffusa, che accompagna a guadagni promettenti alcuni rischi per chi non conosce il settore e rischia di acquistare ignaro delle incognite che possono celarsi dietro ad una vendita giudiziaria. Ciò non dovrebbe tuttavia scoraggiare dall’acquisto della casa dei propri sogni o dall’intraprendere una carriera nel settore: gli esperti di Perna Immobiliare si occuperanno di tutte le attività a tutela dell’investimento, per garantirne il valore e la tua tranquillità nell’acquisto.