Mercato immobiliare 2022: l’andamento nel tempo
Ti chiedi come andrà l’andamento del mercato immobiliare nel 2022? Il 2021 sta volgendo al termine e il mercato immobiliare, l’Italia ha resistito, anche senza grandi passi in avanti, in un mondo colpito dalla pandemia di Covid-19.
La domanda che in molti si fanno è cosa succederà nel 2022. Sarà il periodo giusto per vendere o investire nel mattone?
Oppure gli effetti della pandemia e della crisi economica scoraggeranno la ripresa del mercato?
Con l’ausilio degli ultimi rapporti e studi degli esperti del settore, proveremo a dare una risposta ponderata a questa domanda.
Proponendo le previsioni e le stime per l’anno che verrà, tenendo a mente e raccontando l’andamento riscontrato negli anni scorsi.
Andamento del mercato immobiliare degli ultimi 15 anni
Il mercato immobiliare ha riscontrato periodi positivi e negativi nel corso degli ultimi 15 anni.
Nel 2006, i volumi di scambio sono aumentati con quasi 845.000 transazioni. Il 2007 invece è stato un anno terribile, con un trend negativo sui prezzi degli immobili. A causa della crisi del mercato dei prestiti, le banche hanno resistito a prestiti e finanziamenti.
Inoltre si sono alzati i tassi d’interesse con una contrazione, per il mercato, dei volumi e dei prezzi immobiliari. I due anni successivi, hanno visto una diminuzione delle transazioni e del 15% rispetto al periodo precedente.
Le famiglie e i potenziali acquirenti hanno avuto grande difficoltà ad accedere al credito.
Nel 2010 la situazione si stabilizza, mentre nel 2011 aumenta la disoccupazione e diminuiscono la possibilità e la volontà di acquistare un immobile. I prezzi si contraggono anche nel 2021 e i volumi iniziano a diminuire. Ciò è da addebitare alla pressione fiscale e all’aumento del costo dei mutui.
Tra il 2014 e il 2015 è evidente un miglioramento, dopo anni di stallo.
I mutui ripartono e la Bce immette liquidità sui mercati finanziari tramite il Quantitative Easing. Nel 2016 i volumi di compravendita aumentano del 18,9%.
Il trend continua nei successivi 3 anni. Il mercato è in ripresa e nel 2019 si stimano intorno alle 600 mila transazioni. Questi numeri positivi vengono frenati dalla pandemia e dal lockdown.
I prezzi hanno subito una battuta d’arresto al di fuori di Milano e Bari che hanno continuato a segnare una leggera ripresa dei valori.
In aumento il trend delle erogazioni nazionali per il 2020, 50,5 miliardi di euro con una variazione di +5,2% rispetto al 2019.
Mercato immobiliare 2022: città italiane con maggiore potenziale
Già durante quest’anno, il mercato immobiliare ha visto una sostanziale ripresa.
Le regioni con più transazioni sono state Lombardia e Lazio. Milano e Roma sono le due città fiore all’occhiello dell’immobiliare italiano. Secondo le previsioni per il mercato italiano 2021 di JLL, il nostro paese si colloca al 13° posto tra i principali mercati degli investimenti immobiliari commerciali.
Tra le città italiane con più mercato nel 2022, le previsioni indicano soprattutto Milano e Roma.A riscontrare maggiori difficoltà sono le città più grandi, le località e le province del Mezzogiorno
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Oltre a queste tre città, il centro studi Nomisma annovera anche Bologna tra le prime città a mostrare segnali di ripresa nel mercato residenziale. Si segnalano poi Firenze, Venezia, Palermo e Cagliari nel corso del 2023.
Secondo le stime, le vendite a Milano nella prima metà del 2021 sono già aumentate del 31% rispetto allo stesso periodo del 2020. E nel 2022 la città lombarda potrebbe confermarsi un mercato liquido e alquanto redditizio.
Per i prossimi mesi, grazie anche alla crescita della logistica e del settore abitativo, gli esperti finanziari sperano e si aspettiamo un maggiore interesse da parte degli investitori a Roma e nelle località emergenti.
La capitale d’Italia, Roma, continua ad essere la città più abitata e al top nel campo del turismo. La capitale accoglie il maggior numero di studenti universitari e può contare sulla presenza di molti marchi internazionali. Questo contribuisce a rendere la città un importante centro del design e della moda.
Mercato immobiliare 2022: previsioni e stime
Il mercato immobiliare, continuerà a soffrire almeno fino al biennio prossimo, a causa degli effetti della pandemia di Covid19.
Secondo il 3° Osservatorio del mercato immobiliare 2020 prodotto da Nomisma, il crollo macroeconomico avrebbe dovuto avere effetti modesti sui bilanci familiari.
Così non è stato nel 2020 e nel 2021.
Per Nomisma, la ripresa sarà lenta e graduale e si manifesterà con un’intensità che non permetterà di tornare ai livelli antecedenti. Lasciando sostanzialmente il mercato, fino al 2023, ben al di sotto delle 600.000 transazioni.
Il settore residenziale, rispetto ad esempio a quello commerciale, sarà però il meno colpito dalla riduzione dei valori e sarà in ogni caso l’ambito in cui si manifesterà per prima l’inversione di tendenza.
Presentando il 14° rapporto sulla finanza immobiliare di Nomisma, l’Ad Luca Dondi loda le misure governativa come il bonus casa e il PNRR.
Secondo Dondi si tratta di iniziative incoraggianti ma resta qualche dubbio su come applicarle e ridurre l’impatto di una crisi che appare asimmetrica.
Nei prossimi 12 mesi, secondo il rapporto, più di 3 milioni di famiglie acquisteranno una casa per proteggere il loro patrimonio.
Di queste famiglie, tuttavia, solo 800.000 hanno intrapreso la ricerca di un investimento immobiliare.
In settori specifici il ritorno all’investimento è quasi una certezza.
Quelli indicati dagli esperti sono i seguenti: Uffici, Logistica, Retail, Hospitality, Residenziale, Health Care e Student Housing.
Gli analisti di SpGlobal tuttavia sostengono che non tutti avranno disponibilità economica sul mercato.
Infatti molti nuclei familiari si troveranno nelle necessità di vendere. Altre non avranno modo di acquistare, altre ancora avrebbero il denaro necessario sceglieranno di posticipare il loro investimento.
Su 26 milioni di famiglie italiane , solo un milione ha un reddito sufficiente per finanziare l’acquisto di una casa.
In termini numerici, comunque, le compravendite immobiliare potrebbero raggiungere le 600 mila unità nel 2022 e le 635 nel 2023. Nel caso tu stia pensando ad un mutuo clicca qui.